Giovani allievi imparano come scacciare il demonio in una scuola di esorcismo. Siamo a Boston, nel Massachusetts, nella rinomata "San Michele Arcangelo", un'accademia dedicata agli studi teologici per diventare preti esorcisti. Suor Ann, infermiera appena arrivata in istituto, diventerà la prima donna esorcista della storia ingaggiando una strenua lotta contro le forze del male nel nuovo horror demoniaco firmato da Daniel Stamm e scritto da Robert Zappia.
"Un passato traumatico"
Ann giunge all'Accademia "San Michele Arcangelo" come infermiera specializzata nella cura delle vittime dei casi di possessione demoniaca. Ha un passato traumatico Ann: la madre, affetta dal disturbo schizofrenico, la sottoponeva a violenze fisiche e psicologiche quando lei era solo una bambina. Ann, in cura presso il dipartimento psichiatrico dell'ospedale, è affidata alla dottoressa Peters a cui disvela progressivamente gli episodi chiave del suo passato traumatico.
"I pazienti del San Michele Arcangelo"
Presso l'ospedale annesso all'Accademia, Ann offre le sue amorevoli cure ad alcuni pazienti, vittime di casi di possessione demoniaca: un signore anziano che si rifiuta di mangiare e deve essere imboccato da Ann e la giovane Nathalie, una bambina dai capelli rossi che si affeziona molto alla giovane infermiera. I casi più gravi, definiti terminali, sono ricoverati nei sotterranei della scuola, inglobati in parte dell'edificio originario, dove si trovano le antiche cellette dei frati e una meravigliosa fonte battesimale.
"Un dono divino"
Ann non è un'infermiera come tutte le altre: ha un dono misterioso, una capacità innata di prendersi cura degli ammalati del San Michele Arcangelo, di stabilire un collegamento direttamente con le loro anime non corrotte dal demonio. La giovane suora è consapevole di possedere questa capacità fin da bambina, quando la madre le rivelò che il demonio l'aveva presa di mira con l'unico obiettivo di colpire lei, sua figlia, perché portatrice dell'amore di Dio.
"La prima esorcista donna"
Durante un rituale esorcistico praticato sulla piccola Nathalie dal professore dell'istituto, Padre Quinn, insieme agli studenti Padre Dante e Padre Raymond, Ann dà prova della sua capacità innata e riesce apparentemente a liberare la giovane paziente. Stupiti dalla bravura della giovane infermiera, i vertici del San Michele Arcangelo permettono ad Ann di frequentare il corso per diventare preti esorcisti. È la prima volta nella storia che viene concesso ad una donna di frequentare una scuola per praticare rituali di liberazione dal demonio. Ann è entusiasta e comincia a frequentare il corso piena di speranza e buoni propositi.
"Gli attacchi del maligno"
Ben presto, però, nuovi e sinistri accadimenti sconvolgono la vita all'interno del San Michele Arcangelo. Una forza malefica si impadronisce del corpo di Emilia, sorella di Padre Dante: il giovane studente chiede aiuto a Suor Ann, convinto che solo lei sia in grado di salvare l'anima della sorella posseduta. Nathalie, liberata dal demonio, fa ritorno a casa ma sarà nuovamente vittima delle insidie del male: ancora una volta toccherà ad Ann occuparsi della piccola paziente. La suora ingaggerà una strenua lotta contro le potenti forze malefiche che infestano l'Accademia, mettendo alla prova la sua fede nell'Altissimo.
"Tra horror demoniaco e psicologico"
"Prey for the Devil" ("Gli occhi del diavolo" in italiano) è un film dalla doppia "anima": da una parte l'horror demoniaco e dall'altra l'horror psicologico. Ma procediamo per ordine. Partiamo dall'horror demoniaco, sottogenere dell'horror tout court, che sta attraversando in questo periodo storico una fase di netta ripresa. Questo sottogenere affonda le radici nei rituali esorcistici cattolici e nella possessione demoniaca. L'attacco da parte di una creatura sovrannaturale maligna o forza malefica sconosciuta delle membra del protagonista di turno rappresenta il cuore pulsante delle pellicole appartenenti a questo filone. In molti film del genere sopracitato la forza oscura che si impossessa del corpo della vittima è il diavolo stesso, Lucifero insomma, mentre in molte altre pellicole è un demone che fa parte della legione di creature malefiche al servizio del demonio.
Ne "L'Esorcista" (1973) di William Friedkin a possedere il corpo di Regan McNeil è il demone Pazuzu, oscuro aiutante del diavolo. Gli attacchi del demone Pazuzu tornano a tormentare la giovane Regan in "L'Esorcista 2 - L'eretico" , diretto da John Boorman nel 1977, mentre nel sequel "L'Esorcista 3", diretto da William Peter Blatty nel 1990, è lo spirito maligno del famigerato Gemini Killer a possedere il corpo del misterioso paziente X alias Father Karras. Tra i moltissimi epigoni che hanno fatto la fortuna del genere demoniaco citiamo "L'esorcismo di Emily Rose" che rappresenta indubbiamente un caso a parte poiché questa chicca di pellicola horror, uscita nel lontano 2005, fu in grado di inaugurare un genere nel sottogenere, ovvero il trial demoniac horror.
Nel film diretto da Scott Derrickson, la giovane Emily Rose del titolo è attaccata da un intero gruppo di demoni, all'incirca sei anime dannate, che la costringono ad arricciare il naso e storcere la bocca, a cambiare il tono di voce e ad intrecciare le dita delle mani. Impossibile dimenticare la scena girata all'esterno della cascina di proprietà della famiglia di Emily: quest'ultima, in camicia da notte bianca, si avvicina allo spettatore con il volto stravolto, le mani protese in avanti in una richiesta disperata di aiuto mentre la nebbia della notte la avvolge con le sue spire fameliche. Dietro di lei il profilo di un albero completamente avvizzito. Da citare anche "Il rito", diretto da Mikael Hafastrom nel 2011, girato tra Budapest, Roma e Blue Island in Illinois, tratto dal libro ''Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi" scritto dal giornalista Matt Baglio. Sir Anthony Hopkins, nei panni del prete esorcista Father Lukas Trevant, offre un agghiacciante interpretazione del suo personaggio, soprattutto durante la scena della possessione demoniaca che è rimasta negli annali della storia del cinema horror internazionale.
Ancora citiamo "L'altra faccia del diavolo", diretto nel 2012 da William Brent Bell (il regista di un altro prodotto notevole, "The boy", per intenderci) in cui una regista di documentari, Isabella Rossi, si reca a trovare la madre internata per essersi macchiata dell'omicidio di tre religiosi vent'anni prima. Infine, the last but not least, citiamo "Liberaci dal male" (2010) dello stesso Daniel Stamm, in cui una allucinata Ashley Bell, nei panni della ragazza di campagna Nell Sweetzer (una novella Emily Rose), dà alla luce il figlio del demone Abalam sotto lo sguardo impietrito di padre Cotton Marcus che riprende il tutto con la sua fidata videocamera (il film è girato in stile documentaristico come il capostipite "The Blair Witch Project" del 1999).
C'è poi la filiera dei film appartenenti al sottogenere dell'horror psicologico, il cui primo esemplare che è impossibile non citare è "Psycho" di Alfred Hitchcock, capolavoro in bianco e nero del 1960, che portava sul grande schermo il complesso edipico più famoso della storia del cinema horror: l'amore perverso e malato del locandiere Norman Bates nei confronti della madre defunta Norma. Sempre dello stesso regista, bisogna citare assolutamente anche "Marnie" del 1964, pellicola a colori in cui il maestro del brivido mette in scena le ossessioni di Marnie Edgar, ladra bellissima e fragile interpretata da Tippi Hedren, psicologicamente disturbata a causa di un trauma subito durante l'infanzia.
Tra gli horror psicologici contemporanei meritano di essere citati "The Others", diretto da Alejandro Amenabar nel 2001 e "Ghostland - La casa delle bambole", diretto da Pascal Laugier nel 2018. In entrambe le pellicole le due protagoniste femminili hanno subito un trauma profondo i cui terribili effetti si ripercuotono nelle loro vite presenti. Nel primo film Grace, alias Nicole Kidman, è la moglie di un soldato disperso durante la seconda guerra mondiale che deve proteggere i suoi figli affetti da una misteriosa malattia agli occhi.
Nel secondo film Elizabeth "Beth" Keller, una scrittrice di romanzi horror di Chicago, fa ritorno nella casa di infanzia per fare visita alla madre e alla sorella gravemente ammalata. Entrambe le donne, dopo una serie di accadimenti che sconvolge le loro vite, dovranno affrontare il trauma subito anni prima per potersi mettere l'anima in pace. Anche la protagonista di "A prey for the Devil", Suor Ann, ha subito dei traumi sia fisici che psicologici in passato, uno shock che dovrà rivivere per poter andare avanti. D'altronde, come insegna il più grande psicologo del ventesimo secolo, Sigmund Freud, solo rivivendo il trauma è possibile liberarsi e continuare a vivere la propria vita.
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