mercoledì 27 gennaio 2016

AMABILI RESTI: TRA ONIRISMO E SUSPENSE IL CAPOLAVORO FANTASY DI PETER JACKSON


Nella tana del mostro
A Norristown, ridente cittadina della Pennsylvania, ci sono casette a schiera e campi di granturco. In uno di quei terreni sterminati, aridi e stepposi d'inverno, rigogliosi e fertili d'estate, si nasconde un covo sotterraneo, pieno di ninnoli, locandine e bottiglie di coca-cola.


In realtà, quella botola scavata nel sottosuolo non è altro che una trappola ben congegnata per ragazzine indifese, predisposta da un maniaco omicida, l'insospettabile George Harvey (Stanley Tucci). In quella casupola, il 6 dicembre del 1973, finisce la quattordicenne Susy Salmon (Saoirse Ronan), attirata con l'inganno dal mostro: così il rifugio alla moda si trasforma, agli occhi della vittima, in un luogo sinistro e claustrofobico, ma prima che riesca a scappare viene stuprata e poi assassinata a sangue freddo. Di Susy si ritroverà soltanto il cappellino di lana malconcio e macchiato di sangue rigettato dal campo di granturco.


Addio vita
La dolce e spensierata adolescente non diventerà mai adulta e non farà più ritorno dal padre Jack (Mark Wahlberg), appassionato costruttore di modellini di velieri in bottiglia, che elabora il dolore della perdita con una ricerca meticolosa della figlioletta; dalla madre Abigail (Rachel Weisz), capace di superare il trauma solo allontanandosi dalla famiglia; dalla nonna Lynn (Susan Sarandon), eccentrica e svampita signora con il vizio dell'alcool, che baderà ai nipoti in assenza della mamma; dai fratellini Lindsey (Rose McIver), che aiuterà il padre nelle indagini, e Buckley (Christian Thomas Ashdale) che percepisce la presenza di Susy, intrappolata nella "Terra di mezzo".


Purgatorio multi-color
Luogo intermedio tra Terra e Paradiso, il "Cielo" di Susy è allegro e pieno di colori: un gazebo affiora come un isolotto al centro di un lago romantico, le fronde degli alberi si tramutano in stormi di uccelli, soleggiati campi di grano si stagliano all'infinito...Susy elaborerà la sua morte violenta mettendo piede, dopo un lungo percorso di maturazione interiore, nella malefica dimora dell'assassino, dove farà la conoscenza delle altre povere vittime e si guadagnerà un biglietto di sola andata per il Paradiso. Non prima però di aver dato una mano ai suoi cari nella ricerca del serial-killer psicopatico.


Gioiello fantasy
Tratto dall'omonimo romanzo di Alice Sebold, vittima di un vero stupro all'epoca del college, «Amabili resti» è un piccolo gioiello di onirismo e suspense: dalla "Terra di mezzo" Susy racconta in flashback la sua storia (come in «Viale del tramonto», 1950 di Billy Wilder) e il terribile, fatale incontro con il suo aguzzino. Il regista Peter Jackson - «Creature del cielo» (1994), «Il signore degli anelli» (2000-2003), «Lo Hobbit» (2012-2013) - dà prova ancora una volta del suo talento visionario in sequenze psichedeliche e multi-color arricchite dalle musiche di Brian Eno. L'aggressione iniziale di Susy, l'irruzione di Lindsey nella casa asettica e ultra ordinata del maniaco, il confronto finale della protagonista con le sue paure sono sequenze zeppe di suspense "alla Hitchcock". Il messaggio della pellicola è tutto nel titolo: gli amabili resti non sono tanto le povere spoglie mortali della piccola Susy, occultate per sempre dalla terra nera di una discarica, ma piuttosto i legami che cresceranno nella sua assenza.





Nessun commento:

Posta un commento