mercoledì 7 marzo 2018

EL CONJURANTE: VERONICA - I DEMONI FILIFORMI DI PACO PLAZA




Una chiamata al 911. Le sirene spiegate della polizia e l'intrusione di alcuni agenti in un appartamento di Madrid. All'interno della casa, situata in un palazzone con le grate alle finestre e i vetri smerigliati, regna sovrano il caos: porte divelte, specchi infranti, muri imbrattati da arabeschi e cerchi incomprensibili, porcellane e suppellettili in frantumi sul pavimento e, infine, sulle maioliche del salotto i resti di quello che sembra un antico rituale... L'agente di pattuglia spalanca una porta, ha avvertito un tonfo sordo e si precipita con l'arma in pugno e i denti serrati dalla paura...


Veronica è il nuovo horror demoniaco di Paco Plaza (Second name, 2002; I delitti della luna piena, 2004; REC, 2007; REC 2, 2009; REC 3 - La genesi, 2012), il visionario cineasta della saga di REC, padre della mostruosa Nina Medeiros e creatore di universi lugubri e allucinati. La pellicola è interpretata da Sandra Escacena, Bruna Gonzàles, Claudia Placer, Ivàn Chavero e Ana Torrent. La sceneggiatura è scritta a quattro mani da Plaza e Fernando Navarro; compositore delle musiche è Chuky Namanera



El Conjurante: Veronica  - Il plot 
Madrid, anni Novanta. In un appartamento buio e claustrofobico della periferia, ubicato ai piani alti di un anonimo palazzone, vive la quindicenne Veronica con i fratellini minori Lucia, Irene e Antonito. Veronica, orfana di padre, deve occuparsi costantemente dei tre bambini poiché la madre Ana è impiegata come cameriera in un bar del centro. La sua vita di adolescente è scandita dalla colazione del mattino in compagnia dei fratellini, la corsa quotidiana per arrivare in tempo a scuola, il pranzo in casa e il pomeriggio in camera ad ascoltare musica a tutto volume, ovviamente con tanto di cuffie per non disturbare i giochi e i pisolini dei piccoli. 

A scuola, Veronica decide di fare una cosa proibita: con l'aiuto di due compagne, Rosa e Diana (che ha da poco perso il fidanzato in un tragico incidente in moto), la ragazzina (scura di capelli e di occhi, sguardo malinconico e fisico longilineo) apre le danze di una seduta spiritica. Tavola ouja e candele accese, le tre ragazze si apprestano ad invocare gli spiriti dei defunti (il padre di Veronica e il fidanzato di Diana) nei sotterrannei lugubri e polverosi della scuola, ma qualcosa di insolito e inspiegabile accade. La tavola s'incendia e si spezza a metà, Veronica si ferisce il polpastrello e il sangue finisce sulla ouja, provocando un temporaneo malore alla ragazza che si accascia esanime sul pavimento. Rosa le si avvicina e cerca di rianimarla, ma all'improvviso la sente farfugliare parole senza senso... Per Veronica e la sua famiglia è l'inizio della fine. 


El Conjurante: Veronica - La vera storia di Estefania Gutierrez Lazaro  
El Conjurante: Veronica, titolo originale della pellicola, è un piccolo gioiello di terrore e di suspence. Plaza e Navarro si sono ispirati ad una storia realmente accaduta nel paesino di Vallecas, vicino Madrid, nel 1990. La diciottenne Estefania Gutierrrez Lazaro, che ha da poco perso il fidanzato in un grave incidente, decide di fare una seduta spiritica insieme ad alcune compagne di classe. Le ragazze vengono interrotte e la tavola Ouja spezzatta da una delle insegnanti. Da quel momento si verifica una serie di eventi inspiegabili in casa di Estefania. La ragazza ha spesso delle convulsioni, è svegliata durante la notte da rumori improvvisi e dice di vedere distintamente delle presenze malefiche nella propria abitazione.



Si tratta di creature alte, filiformi, dalle dita lunghe che si aggirano lungo i corridoi della casa e che invocano il nome della diciottenne, esortandola ad andare con loro. Anche i familiari all'epoca dichiararono di essere stati svegliati, nel bel mezzo della notte, da battiti di piedi e rumori improvvisi e di aver avuto la sensazione di essere spiati da qualcuno o qualcosa che strisciava furtiva nell'oscurità dell'abitazione. Alcuni mesi più tardi, precisamente il 14 agosto del 1991, dopo una serie di visite e diagnosi mediche infruttuose, Estefania finisce misteriosamente in coma ed è ricoverata presso l'ospedale di Rigorio Maradon. Qui la ragazza muore, in circostanze mai del tutto chiarite. 



Ma per la famiglia di Estefania l'incubo non è ancora finito: i fenomeni paranormali all'interno della loro abitazione s'intensificano ulteriormente, diventando a dir poco violenti. Porte che sbattono, crocifissi sradicati dalle pareti, muri graffiati, mobilio che si sposta, presenze maligne e voci misteriose nel cuore della notte. Insomma, la casa dei Gutierrez Lazaro è in balia di forze occulte e malefiche con cui fanno i conti anche gli agenti della polizia locale. Allertati dai familiari di Estefania, scappati in piena notte dall'appartamento a causa della violenza dei fenomeni paranormali, i poliziotti piombano in casa e vengono travolti da una serie di eventi soprannaturali, come documentato nel rapporto fatto in caserma. In casa si gela, le pareti sono graffiate, i quadri si muovono e i crocifissi ruotano, l'ombra di una creatura alta e filiforme compare nel corridoio. Gli agenti non riescono a rimanere in casa un secondo di più e scappano a gambe levate. I familiari di Estefania si dissero all'epoca convinti che la loro congiunta non avesse mai abbandonato quella casa: una mattina trovarono una sua fotografia sul pavimento della sala, completamente bruciata dall'interno.  



El Conjurante: Veronica - Una novella Suzy Bannion  
Plaza è un vero maestro dell'horror contemporaneo: uno stile registico asciutto e convulso al contempo accompagna lo spettatore nell'universo personale della protagonista. Sprofondiamo nell'ossessione di Veronica per l'occulto, mania che nasce da un lutto terribile, e assistiamo in posizione di sicurezza alla sua lenta ma inesorabile possessione demoniaca. Veronica è una novella Suzy Bannion che lotta con entità soprannaturali (il richiamo alla protagonista di Suspiria di Dario Argento è evidente in almeno due sequenze della pellicola: le parole senza senso - che celano un mistero profondo - riferite all'amica Rosa e la visita in ambulatorio dove le viene raccomandato di mangiare carne rossa). Suzy si scontra con Madre Suspiriorum, una vecchia decrepita ma dotata di un fortissmo potere occulto, mentre Veronica deve fare i conti con un demone filiforme e senza faccia che la insidia durante le ore notturne.



El Conjurante: Veronica - Dal mockumentary di REC al neo-classicismo di Veronica
El Conjurante: Veronica si apre in stile REC: i poliziotti irrompono nell'appartamento di Madrid dove si trovano, loro malgrado, al cospetto del mostro. La tecnica registica è chiaramente diversa: in REC Plaza si abbandona al fascino antico del found footage, lasciandosi scuotere dai tremori e delle virate nevrotiche della macchina a mano, riportando in auge il vecchio e mai tramontato mockumentary, mentre in El Conjurante le immagini scorrono fluide davanti allo sguardo cristallizzato dello spettatore. Ma, a ben guardare, non si tratta certo di uno stile classico e tradizionale: i movimenti di macchina sono sublimi (da menzionare la sequenza in cui la cinepresa ruota vorticosamente su se stessa immortalando le facce impaurite dei fratellini mentre canticchiano una curiosa melodia). Non mancano inquietanti movimenti a seguire o a precedere i personaggi, per strada o nei corridoi in penombra dell'appartamento, che trasmettono perfettamente il senso di smarrimento della protagonista e dei suoi familiari.



El Conjurante: Veronica - Tra vintage e pop metal
La fotografia è decisamente vintage, con toni che virano al seppia (quello sbiadito del palazzone alla periferia di Madrid), al beige (le pareti della casa di Veronica e della cantina della scuola, le strade polverose dei suburbi della capitale) e all'arancio (mobilio, suppellettili, costumi, la luce delle torce e delle candele). La storia, ambientata alla periferia di Madrid, si avvale sia di riprese in esterni (la facciata e la terrazza della scuola di Veronica, l'ingresso del bar dove lavora Ana, le piazze e le strade dove passeggia la protagonista), sia di scene girate in interni (l'appartamento maledetto, i sotterranei della scuola di Veronica). Le musiche hard rock e pop metal del gruppo spagnolo Héroes del Silencio caratterizzano diverse sequenze della pellicola: le estenuanti camminate di Veronica tra i palazzoni anonimi e svettanti dei suburbi, il tempo trascorso nella sua cameretta a osservare il soffitto. 



El Conjurante: Veronica - Le sinfonie della paura 
El Conjurante omaggia diverse pellicole: accanto a Suspiria, è possibile citare un altro capolavoro argentiano come L'uccello dalle piume di cristallo (il quadro maledetto in casa di Veronica - un cerbiatto è inseguito da un branco di lupi feroci in una radura desolata - sembra riescheggiare il dipinto nefasto che risveglia le ossessioni dell'assassino nel film di Argento), Shining di Stanley Kubrick (l'immancabile bicchiere che ruota nel corridoio), L'esorcista di William Friedkin (la possessione demoniaca di Veronica), Nightmare - Dal profondo della notte di Wes Craven (le mani mostruose che afferrano la protagonista mentre è sdraiata nel suo letto), Insidious di James Wan (il giocattolo di Antonito che s'illumina e suona quando la presenza malefica si manifesta nella casa), The Conjuring 2 - Il caso Enfield sempre di Wan (il personaggio disturbante di Sorella Morte, una suora non vedente che si aggira nell'istituto dove studia Veronica), Dark water di Hideo Nakata (la macchia scura che compare sul soffitto dell'appartamento sottostante) e The ring, sempre diretto da Nakata (la fuoriuscita del demone filiforme dal materasso e la camminata a tarantola sul pavimento del corridoio). Insomma, Plaza non si risparmia e cita tanti capolavori del passato e del presente, componendo una sorta di mistica sinfonia della morte che accompagna il viaggio orrorifico di Veronica. 



El Conjurante: Veronica - Fratello Sole Sorella Morte
Un personaggio rimane impresso nella memoria, dopo la visone del film: si tratta di Sorella Morte, la suorina non vedente che si aggira come un fantasma nella scuola di Veronica. Non è un personaggio qualsiasi, quello di Sorella Morte. Direi piuttosto che si tratta di una personaggio chiave della pellicola: Sorella Morte è colei che fornisce a Veronica le giuste coordinate per non smarrirsi nel vortice infernale in cui è piombata. La suorina è dotata del dono della preveggenza, è una sorta di medium che cerca di aiutare la giovane a difendersi dalle forze del male che ha scatenato. Una volta precipitata nell'abisso, infatti, Veronica è preda del potere di creature innominabili che la perseguitano sia nella realtà (le apparizioni demoniache durante le ore notturne), sia nei sogni (le incursioni del mostro durante il sonno) così da creare una dicotomia ben congegnata sonno/veglia e stadi allucinatori di sogno nel sogno. In ultima analisi, il film di Plaza potrebbe anche essere interpretato come una grande metafora di crescita e maturazione interiore del personaggio principale: Veronica si rifugia in un universo parallelo, dominato da mostri e demoni innominabili, perché tenta disperatamente di sottrarsi ai problemi e alle responsabilità della vita reale.  


        

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