martedì 28 marzo 2023

THE EXORCISM OF GOD: L'ETERNA LOTTA TRA BENE E MALE NELLA PELLICOLA DI ALEJANDRO HIDALGO

"E allora non son più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me". Romanu 7:17

Nombre de Dios, Mexico, 2003. Padre Peter Williams (Will Beinbrink) viene chiamato nel cuore della notte da un gringo per effettuare un esorcismo sulla giovane Magali (Iràn Castillo). Si precipita così presso l'abitazione della famiglia della posseduta. Un lampione illumina la casa avvolta dalla nebbia, Padre Peter, un cappello a falde larghe a coprirgli il capo e una ventiquattrore nera tra le mani, si ferma per un attimo a contemplare l'edifico. Sembra avvertire in quel momento qualcosa di malefico, una potenza demoniaca con cui sa già che dovrà lottare strenuamente per salvare la vita della fanciulla insidiata.


The exorcism of God è un film horror diretto, co-sceneggiato e co-prodotto da Alejandro Hidalgo (La casa del fin de los tiempos, 2013). Appartiene alla lunga schiera dei film de paura dedicati alle possessioni demoniache, ma si colloca senza dubbio una spanna sopra gli altri. Non è il solito horror demoniaco che avremmo potuto e dovuto aspettarci. Dopo The exorcist (1973), capolavoro diretto da William Friedkin e tratto dal best-seller omonimo di Peter Blatty, pietra miliare della storia della cinematografia horror mondiale, è praticamente impossibile sfornare un prodotto altrettanto gustoso ed originale. Però, di tanto in tanto, c'è qualche regista che riesce a sorprendere lo spettatore per la singolarità della storia che racconta, per riprese e recitazione, battute di dialogo e colonna sonora, per montaggio e fotografia. Ebbene, The exorcism of God è sicuramente un film diverso dai soliti horror demoniaci sfornati negli ultimi anni. Cerchiamo di capire perché. 

The exorcism of God - La trama

Il prete dei gringos. Peter Williams è un prete americano che ha deciso di dedicare la sua vita a Dio e al prossimo, in particolare si occupa dei bambini di Nombre de Dios, piccolo centro messicano dove imperversano fame e carestie. Peter ha un grosso peso sulla coscienza, un grave errore commesso in gioventù, subito dopo aver preso i voti e poco prima di aver completato la preparazione per diventare un prete esorcista. 

Una febbre misteriosa. Nella piccola comunità di Nombre de Dios, all'improvviso e senza alcuna spiegazione razionale, i bambini si ammalano a causa di un virus misterioso che provoca febbre alta, crisi epilettiche e morte. Padre Peter, con l'aiuto del primario e della capo reparto, si adopera per fornire all'ospedale le medicine e i macchinari necessari. Proprio nel piccolo ospedale cittadino, Peter rivede Magali (divenuta infermiera), la donna che diciotto anni prima aveva esorcizzato, strappandola dalle grinfie di una potente entità demoniaca, Balban. 

Ultimo girone. Nel frattempo, il prete riceve una chiamata dal direttore dell'ospedale psichiatrico di Nombre de Dios: una giovane paziente, gravemente disturbata, chiede insistentemente di vedere padre Peter Williams. Si chiama Esperanza, è stata rinchiusa per aver ucciso un uomo (trovato appeso ad un albero con la testa completamente rivoltata) ed è la figlia, sorpresa sorpresa, della bella Magali. 

Salvezza dell'umanità. Peter decide di recarsi al manicomio per aiutare l'ennesima pecorella smarrita a ritrovare il proprio gregge: ma, questa volta, non si tratta di una creatura qualsiasi, in preda al male. Esperanza è un'anima eletta, portatrice di un bene supremo e, per questo, vittima designata e prescelta dal demone Balban per farne la sua schiava sulla Terra. Padre Peter dovrà affrontare la battaglia più terribile di tutta la sua esistenza per riuscire a salvare i bambini di Nombre de Dios e l'anima radiosa di Esperanza. C'è un legame profondo che lega la giovane fanciulla e il prete dei gringos...

The exorcism of God -  L'omaggio a The exorcist di William Friedkin

The exorcism of God inizia omaggiando The exorcist: la casa, il lampione, la nebbia, il prete con il cappello e la valigetta. Un brivido mi ha sfiorato la schiena quando ho visto quella scena. Ho ripensato immediatamente a padre Merrin, al suo arrivo alla MC Neal Mansion, al corridoio famigerato del secondo piano e alla camera maledetta di Regan, la dodicenne posseduta dal demone Pazuzu. In The exorcist of God, in una delle primissime scene, vediamo Magali stesa sul letto con polsi e caviglie legati, alla stregua di Regan.

Le pareti di casa sembrano fatte di burro perché, dopo un urlo disumano della giovane fanciulla, cominciano a spaccarsi in due, proprio come accade ai muri della MC Neal Mansion. Insomma, è chiaro che il regista Alejandro Hidalgo ha adorato il film di Friedkin e lo omaggia fin dal principio della sua pellicola. Sembra che voglia dire allo spettatore: non voglio imitare The exorcist, ma voglio che sappiate che l'ho amato tantissimo e merita di essere citato fin da subito. 

The exorcism of God -  Tra horror e demoniaco

The exorcism of God sfrutta moltissimo le ambientazioni messicane: la casa della posseduta Magali, la chiesa di Nombre de Dios, il villaggio dei gringos, l'ospedale cittadino, la casa del bambino posseduto Felipe, il manicomio dove è rinchiusa Esperanza. Sequenza dopo sequenza, padre Williams si sposta da una meta all'altra senza soluzione di continuità: all'inizio del film piomba nella dimora demoniaca di Magali per estirpare il maligno dal suo corpo; è poi super operativo nella Chiesa del  villaggio di Nombre de Dios, dove gioca con i bambini, dice messa e confessa i fedeli; percorre le stradine del villaggio messicano a bordo di un furgone per distribuire cibo agli affamati; si reca a casa del bambino ammalato (e forse posseduto) Felipe per lenire le sue pene e all'ospedale della piccola città per sostenere medici e infermieri.

Infine, fa capolino nel manicomio di Nombre de Dios, un edificio claustrofobico che somiglia all'Inferno di Dante: nell'ultimo girone, quello più infimo e bestiale, è murata Esperanza, unica salvezza dell'umanità, ora in preda ai sortilegi mefitici dell'abominevole Balban, demone dalle cento facce e dalle schiere infernali. Insomma, The exorcism of God è un film d'ambientazione, virato al blu e al ghiaccio, dove il male la fa da padrone, ma non fa mancare allo spettatore jump scare e battute di spirito alla Sam Raimi (pronunciate dal simpatico uomo di fede father Michael, padre spirituale e putativo del giovane Peter, interpretato dall'iconico attore britannico Joseph Marcell). 

The exorcism of God - L'esorcismo a rovescio di Padre Peter

In The exorcism of God, come abbiamo più volte sottolineato, il male regna sovrano. Tra i corridoi male illuminati e le celle stagnanti del manicomio cittadino vediamo aggirarsi creature del soprannaturale che potrebbero essere considerate blasfeme: Cristo sceso dalla croce, posseduto da Balban, e la Vergine Maria con il volto di una vecchia megera affetta da eterocromia. Insomma, sembra che il buon Dio si sia dimenticato dello sperduto villaggio messicano di Nombre, dei suoi abitanti, dei bambini ammalati, dei medici e delle infermiere e perfino degli uomini di Chiesa.

Il male imperversa veramente e sembra non esserci scampo. Al punto che Balban e i suoi scagnozzi effettuano un esorcismo a rovescio: al centro del rituale, stavolta, è father Peter che deve assolutamente essere liberato dalla forza benevola che lo possiede, Dio padre. Non aggiungerò altro sulla questione, lascerò allo spettatore il piacere (e il brivido) di scoprire quello che accade tra le pareti dell'ospedale psichiatrico, alias girone dantesco, di Nombre de Dios.

Ed eccoci tornati al punto di partenza: questo rituale esorcistico a rovescio (consiglio vivamente di non guardarlo di notte, da soli e al buio, perché potreste non dormire tranquilli per molto tempo) costituisce uno dei motivi, forse il più importante (gli altri, naturalmente, sono stati snocciolati nei paragrafi precedenti), per cui la pellicola di Hidalgo rappresenta un'eccezione nel panorama dei film dedicati alle possessioni demoniache e ciò per cui vale la pena di guardare il film. E con ciò mi taccio. Buona visione a tutti! 








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